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Capitolo terzo
Queste grandi assemblee mondiali de' maestri del sapere e della gioventù data agli studi sono un segno de' tempi. — Esse addimostrano il progressivo ampliarsi dell'umana socialità ; la unione delle menti nella coscienza scientifica, la universalità del pensiero; e dovrebbero condurre alla unione degli animi nel sentimento del Bene, ad una grande iniziazione de' Popoli, alla universalità del senso umano.
Io invoco un tempo nel quale i consessi degli scienziati diventino, di conserva, Concili di sapienza civile; le Università, Seminari di pubblica ragione e di pubbliche virtù, guardiane di libertà e maestre di Giustizia a Popoli e Governi, nel reggimento delle loro relazioni interne ed esterne.
La ragione, temprata alle armonie del Buono, del Giusto, del Bello, è chiamata dai progressi della Verità a rifare la vita del mondo civile; e voi, o Giovani, ne sarete degna milizia, se una virile educazione armonizzi in voi, coi generosi impulsi dell'età, la temperanza dei forti.
Ma a che v'intrattengo io con questa specie d'esordio, mentre a me stesso tarda di ascoltare la parola viva dell'oratore che dalla Cattedra e dalla Tribuna insegna giustizia e virtù alla giovane Patria italiana?
Ecco io mi taccio: — a Lui rivolgete le menti e i cuori; apprendete da Lui ciò che l'Italia fece, ciò che far deve, pel compimento della sua parte d'opera nella officina della universale civiltà; ciò ch'essa deve a sè stessa, alle vocazioni del suo risorgimento, alle giustizie che, riparando le iniquità del passato, ricostituiranno nella eguaglianza del Diritto l'associazione delle Genti sul fondamento della loro morale unità.