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Capitolo terzo
il debito di porgere pubbliche azioni di gratitudine e di rallegramento.
Possa il fervido omaggio dei Milanesi, che è nuovo omaggio d'amore e di pianto, scendere accetto alla tomba del magnanimo Vostro Genitore e degnamente celebrare la bontà di Lui, che somma fu sempre ovunque, nella reggia, fra le milizie, in mezzo ai cittadini.
Fra i dignitari di Corte, fra i consiglieri e nelle domestiche pareti, un'uguale bontà, assistita dai più delicati accorgimenti, era norma gentile al Principe; norma di costante sollecitudine per i servitori fidati, di cavalleresca cortesia per i nuovi conosciuti, di fiduciosa benignità per gli ignoti, di pronto oblio per qualunque offesa. La schietta famigliarità rendevalo caro agli umili ; e l'umorismo arguto facilmente lo traeva a diffondere intorno alla sua persona una tranquilla allegrezza nelle anime. Da una certa nota fatalista del carattere, tanto più impavida attingeva la spontanea determinazione a compiere gli uffici sovrani, o, talora, alla fuggevole nube di pensosa malinconia, che potè parere a qualcuno inconscio presentimento di sciagura.
Nelle patrie guerre, giovanissimo di anni, aveva mostrato l'intrepidezza di un veterano o di un antico duce della sua stirpe. Massimamente compiacevasi fra i soldati ; e del soldato gli erano rimasti i virili costumi, il piglio franco e deciso, l'aspetto marziale, pur sempre abbelliti da un senso di paterna benevolenza verso i compagni d'arme, sui campi di battaglia o nelle caserme.
Ma il suo animo e l'ardimento si appalesavano soprattutto, ogniqualvolta ed in qualunque luogo sorgesse il grido d'una civile iattura; s'appalesavano a Casamicciola fra i rombi minacciosi, tra le rovine fumanti, tra le vittime dell' inaudito disastro ; a Napoli