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Come devo parlare in pubblico?
Esempi di discorsi per le varie occasioni della vita
Jacopo Gelli
Ulrico Hoepli Milano, 1912, pagine 464

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Discorsi inaugurali
   241
   Tanto grande era la sua forza creatrice che gli pareva che per i figli del suo ingegno non si svolgesse una vicenda inventata da lui, ma si maturasse un destino indeprecabile, estraneo alla sua volontà, governato da una profonda e oscura necessità vitale. Ed egli li accompagnava verso il loro fato con lacrime vere. Se quando li vedeva perdersi e soffrire egli avesse potuto gridare: «Alzati Anna e sii pura e felice; alzati Nen-nela e non credere che il fratel tuo sia perduto, eccolo che torna con il raggio della volontà operosa negli occhi; solleva il cuor triste, o Silvio, le mani di tuo padre non hanno toccato l'orlo del maleficio; consolatevi tutte, o creature dell'arte mia, creature del mio cuore, la vostra vita ha da essere un canto e io ve lo intono », oh, come allora egli sarebbe balzato in piedi gioioso con le braccia aperte e la faccia raggiante ! E fu poeta per questo, per la sua partecipazione appassionata alla vita degli uomini e delle idee, per la sensibilità equilibrata ma profonda, per la pronta cordialità con la quale traeva nell'orbita del suo sentimento tutto ciò che stimolava e accendeva il suo cervello. Non si può aprire una pagina sua senza sentire sotto le righe palpitare il suo cuore. Noi lo troviamo cosi vivo nell'opera sua, che è meraviglia. Talvolta si ha l'illusione di udire nel ritmo della sua prosa, passare il suo gran passo massiccio, come passò tante volte per queste stanze, nelle quali è impossibile credere che egli non ritorni.
   La sua vita fu tutta arte, e la sua arte tutta vita. E se c'è tra le vostre compagne qualche rude anima di lavoratore che nulla sappia della sua gloria, e dei suoi libri, e delle sue commedie, solo che gli abbia parlato un poco ha conosciuto Giuseppe Giacosa, interamente, come lo abbiamo conosciuto noi, perchè egli aveva stampate in faccia la forza e la bontà e la gen-
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