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Come devo parlare in pubblico?
Esempi di discorsi per le varie occasioni della vita
Jacopo Gelli
Ulrico Hoepli Milano, 1912, pagine 464

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   che invitando i Livornesi ad onorare uno dei suoi più eletti figli, l'architetto Luigi Del Moro, e solo rammarico nella solenne cerimonia odierna che altri, di me più degno, non sia qui a rammentare l'opera di lui, chè io, pur avendo vivissimo desiderio di rievocare innanzi a voi, o signori, la bella figura dell'insigne nostro architetto, non potrò, per lo scarso ingegno mio, farla degnamente rivivere.
   La cara immagine di Luigi Del Moro resterà dura-bilmente innanzi ai suoi cittadini per l'opera di una gentile scultrice fiorentina, la signora Ida Gelli. Con raro intelletto d'artista, mentre lo sposo suo illustre, nell'attiguo studio, popolava le tele di Madonne mirabili, o effigiava figure muliebri dolcissime, o maschie sembianze di monarchi e di poeti, Essa, con mano sapiente foggiava nella creta il busto del molto rimpianto architetto, loro provato amico, che specialmente a Firenze, con lungo assiduo lavoro, aveva mostrato il valor suo e l'ingegno sovrano, emulo degno dei grandi artisti del buon tempo antico.
   L'opera della esimia signora, nata sulle rive dell'Arno, quasi viene a testimoniare a Livorno la riconoscenza affettuosa di Firenze, della città che Luigi Del Moro rese più bella, a cui dette tutto l'ingegno suo vigoroso.
   Accolga dunque la provetta e gentile artista le nostre vive grazie e l'attestato della imperitura devozione nostra.
   Oh come balzano vivi e dolcissimi i ricordi innanzi a noi che conoscemmo e amammo Luigi Del Moro! Come ci sembra di udir la sua voce calda e sonora, colorire sapientemente i luminosi fantasmi che gli aleggiavano intorno!
   Egli, buono e modesto, parlava poco o punto di sè,