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Come devo parlare in pubblico?
Esempi di discorsi per le varie occasioni della vita
Jacopo Gelli
Ulrico Hoepli Milano, 1912, pagine 464

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Discorsi inaugurali
   207
   venditori ed acquirenti con più tenui costi, consentiti dalla specializzazione delle industrie e dalle intense colture, e conciliati di grado in grado i molti interessi in dissidio, con più frequenti comunicazioni, con più rapidi e meno dispendiosi trasporti, per l'interno, per l'estero, oltre i mari.
   Di siffatta guisa dischiudevasi il ciclo recente delle mostre, vuoi paesane, vuoi mondiali, con fini particolari; e fra esse primeggia per importanza e per significato l'odierna, dedicata all'ardua materia da cui in origine prese nome.
   Ci sarà dato scorgere in questo arringo quali, e come varie, e come diversamente munite di robusti veicoli sieno le vie d'acqua e di terra, per cui mirano a collegarsi, direi quasi, ad unificare i mercati.
   Qui appariranno i cantieri ove ferve l'allestimento dei maestosi navigli o dei fuggenti convogli ferroviari, e le ampie sedi destinate alla custodia ed alla distribuzione delle merci: qui i meccanismi poderosi, dai quali per virtù di combustibili o di forze latenti si sprigiona il moto, ripercosso nelle abili manovre e nelle celeri corse.
   Ma ancor più che alle'cose si porgono oggi agli uomini facili occasioni al mutar luogo: ora librati sull'agile biciclo o sulla concitata motocicletta o sull'alato automobile, ora accolti nei comodi vagoni o nelle capaci carrozze delle tramvie, ora addensati nei piroscafi ospitali o nelle natanti fortezze,' varcano essi con lena impaziente, pari alla foga dell'energia che li sospinge, le maggiori distanze. Ovunque è accesa l'alacre gara dei viaggi, sia che la vaghezza di sapere inviti altrui a geniali peregrinazioni, o l'esca del guadagno a proficui negozi, o l'aculeo del bisogno all'offerta di braccia in lontane contrade, o la brama d'incivilimento alla ricerca di lidi inesplorati e di sconosciute genti.