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Come devo parlare in pubblico?
Esempi di discorsi per le varie occasioni della vita
Jacopo Gelli
Ulrico Hoepli Milano, 1912, pagine 464

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Discorsi inaugurali
   197
   folla di pensatori, filosofi, umanisti, pazienti, martiri da Arnaldo da Brescia, Pietro Stefaneschi, Stefano Porcari, il Platina, Pomponio Leto, Caterina Sforza, i Petrucci, i Soderini, Benvenuto Cellini, i Carafa, la Cenci, Giuseppe Balsamo fino al Galletti, al Petroni, al Pianciani, al Fattiboni, che qui ebbero prigionia, tormenti e — molti — morte ;
   folla infinita che considera stupefatta il « miracol novo » di un Re Sabaudo, che, pel primo di sua nobile stirpe, calca il terreno sul quale crescevano un giorno gli elei del tumulo romano e sul quale batterono tremante il piede i rifugiati dal Vaticano.
   Ufficiali, Impiegati, Sottufficiali, Caporali e Soldati del Genio,
   rivolgiamo a questo Re, a Vittorio Emanuele III, il nostro pensiero reverente e riconoscente; chè dobbiamo a Lui la concessione della Bandiera, sacro palladio dell'arma del Genio ed a Lui dobbiamo il riconoscimento dell'opera nostra di civiltà e di pace, sintetizzata nel museo che sta per inaugurarsi, che Egli ha voluto onorare col regalarlo della Sua effige.
   E rivolgiamo ancora il nostro saluto affettuoso e deferente a S. E. il generale Durand de la Penne, che per raggiunto limite di età, sta per lasciare l'esercito.
   Il saluto nostro al dotto Ufficiale che nelle svariate discipline del nostro servizio portò sempre, con intelletto ed amore, la nota più alta della opportunità, del sapere, della genialità;
   al prode soldato che sui campi di battaglia fu fregiato di due Medaglie al valore militare e della Croce Militare di Savoia; questa a Gaeta, nel cui assedio l'arma del Genio tanto rifulse, che il dì della capitolazione, il 13 Febbraio, viene commemorato come festa dell'arma.