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Capitolo terzo
Svegliammo il vecchio gigante e lo ridonammo allo studio ed alla ammirazione del mondo moderno.
Ed intanto giungevano da ogni parte d'Italia ma- . teriali del genio, modelli, plastici e disegni per il museo, ed anche questo nostro compito sta per essere terminato, questo nostro scopo sta per essere raggiunto. Nè poteva il Museo della Ingegneria Militare Italiana avere sede più conveniente di questa, ove hanno adoperato le seste e la cazzuola ingegneri militari come Nicolò di Pietro Lamberti d'Arezzo, Antonio da Todi, il Rosellino, Baccio Pontelli, il Taccola, il Bramante, il Sangallo, il Peruzzi, Michelangelo, il Castrioto, Camillo Orsini, il Laparelli, il Serbelloni, l'Alessi, il Pa-ciotto, il Maculano, il Buratti, il Bernini, il de' Rossi.
Momento fortunato è mai questo, o Signori ; e pensandovi si affacciano alla mente ricordi infiniti delle vicende del vetusto monumento che ci ospita.
E parmi vedere folla di imperatori da Adriano, Antonino, Marco Aurelio, a Settimio Severo, che qui ebbero riposo eterno ;
folla di papi da Leone IV, Nicolò III, Bonifazio IX, Nicolò V, Sisto IV, Pio II, Alessandro VI, Giulio II, Leone X, Clemente VII, Paolo III, Paolo IV, Pio IV, Clemente Vili, Urbano Vili a Benedetto XIV, che qui oprarono o qui ebbero ricetto o rifugio ;
folla di artisti dal Detriano, Pinturicchio, Mon-telupo, Cellini, Michelangelo, Pierin del Vaga, Luzio Luzzi, Giovanni da Udine, Giulio Romano, Della Porta, Bernini fino al Wertschaffelt, che qui lavorarono col pennello, collo scalpello, colle stecche;
folla di eroi e di guerrieri da Belisario, Paolo di Cilicia, Vitige, Guido di Tuscia, Alberigo II, i Cre-scenzi, i Pierleoni, gli Orsini, i Colonna, al de' Rido, al Moncada, all'Orange che qui attorno combatterono;