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Come devo parlare in pubblico?
Esempi di discorsi per le varie occasioni della vita
Jacopo Gelli
Ulrico Hoepli Milano, 1912, pagine 464

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Capitolo terzo
   statistica, giuridica, economica sarà una più rapida e precisa conoscenza delle attitudini varie dei popoli. Dallo studio delle differenze e dal desiderio delle integrazioni sarà generato il rispetto reciproco e da questo sarà facile il passaggio alla comunitas gentium.
   Cosi che l'appello, che il Re d'Italia ha fatto alle genti civili, segna la via più breve ed agevole, che deve guidare gli uomini a nuove armonie profetate dai sepienti, predicate dagli apostoli di tutto il mondo, fin da quando l'uomo sentì e comprese una legge superiore alle ragioni dell'egoismo ed alle impulsioni dell' istinto.
   Una delle utopie più geniali dell'evo antico fu il fantasma di un'età dell'oro, in cui il mite clima, la terra infinitamente ubertosa, perfino le belve divenute mansuete e domestiche, facevano della campagna la sede dell'abbondanza, della tranquillità, della letizia. Sogni svaniti !
   Noi possiamo invece vedere direttamente con gli occhi dell'intelletto un'età non troppo lontana, ma non favolosa, di pacificazione e di lavoro, in cui dai campi esercitati giungeranno fino alle città sonanti nell'epopea delle officine e dei cantieri le voci degli agricoltori, che inneggiano alla concordia ed alla solidarietà umana.
   Verranno queste voci dai campi? Un mito, che vale più volumi filosofici, e che fu trasmesso di gente in gente dai vetusti progenitori nostri, ne ammonisce che quando Atene non era ancora dalla comunione di più borghi pervenuta al grado di grande città, due numi potentissimi se ne disputavano il dominio, Nettuno e Minerva. Gli dei sentenziarono che il primato sul paese
   Maestà, Graziosa Regina, Signori !