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Come devo parlare in pubblico?
Esempi di discorsi per le varie occasioni della vita
Jacopo Gelli
Ulrico Hoepli Milano, 1912, pagine 464

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   Discorsi inaugurali
   163
   Guardiamo dunque al passato non per tornare indietro ma per apprendere da esso come si faccia ad andare avanti; risaliamo la vita spirituale della stirpe fino al suo ceppo per attestare che non tralignammo, per impedire lo sconforto e assecondare la speranza, per trarre dalle virtù che furono, nutrimento alle virtù che saranno.
   A ciò tende come può e sa, umile ma salda fedele, la Lega Nazionale, e rifuggendo per dovere e volere da ogni passione politica, chiama, suscita, unisce tutto quanto è d'italiano fra noi.
   Se vi sono frazioni di partito o di classe, le quali senza scindere specificano con propri concetti di operazioni o di metodi, il complesso della nostra totalità italiana, la Lega Nazionale, che sta fuori e sopra le categorie minori, le assume, le assorbe, le stringe in un grande abbracciamento materno, simile alla luce che tutti i colori fonde e unifica.
   E sta fuori e sopra gli affetti particolari di regione e di campanile, una nel pensiero, nel sentimento, negli aspetti e nell'azione, si che le cinque provincie sorelle quasi per una continuità etnica che valichi i monti, si sentono in questo cerchio d'amore fiduciosamente attratte e indissolubilmente congiunte.
   Questo diranno, è per ostentazione retorica cicaleg-gio di vuota poesia. E dicano pure se da tale fior di poesia è generata tanta fruttifera prosa. Siamo settecentomila italiani che soli, sempre soli, abbandonati, vilipesi, osteggiati, abbiamo saputo e potuto, con la pertinacia della formica e la disciplina dell'ape, erigere e mantenere 72 istituti scolastici con 160 docenti, sovvenirne 31, educare, nutrire e vestire 8000 fanciulli, sussidiare 200 scolari, diffondere da 43 corsi serali e professionali ad analfabeti ed adulti il sapere, e da 80