] 166 Capitolo terzo
che di là dai monti e dai mari recano nell'animo la voce, l'affetto, l'eco della madre patria lontana. Questo ampio concetto allargò la sfera della nostra attività che si volse dovunque sono figli d'Italia e da ogni parte ne ebbe conforto.
Curare l'italianità oltre i confini è molla di italianità dentro i confini. Forse il meglio del moto che si accentra nella Società nostra — disse il Bonghi — è questo che esso è altresì altamente educativo per noi stessi. Mentre ci sforziamo di salvare l'italianità in altri, le diamo maggior valore e vigore in noi stessi.
La Dante Alighieri stende ora la sua benefica azione su quelli e su questi : in patria, coadiuvando i poteri cui spetta il dovere di diffondere la virtù redentrice dell'istruzione e il fecondo proposito della concordia nel bene; e ancor più all'estero, seguendo gli Italiani ovunque, perchè nel fondo di ogni cuore, nel seno di ogni famiglia, gli affetti, le gioie, i dolori, le effusioni di giubilo per le vittorie conquistate col diuturno cimento del lavoro, la parola di conforto nelle ore della mestizia o della sventura, il pensiero memore della diletta patria lontana, della terra nativa abbandonata ma non obliata, ancora siano espressi in quell'
che è l'idioma d'Italia: la voce stessa della patria.
Dalle provincie nostre, dalle nazioni straniere rispondono i figli, gli amici, i fratelli: è bello e confortante veder ogni giorno come l'affetto loro si mantenga vivo e parli al nostro cuore.
Così le forze della Società patriottica aumentarono, pur essendo ancora assai scarse ai crescenti bisogni.
Come par lontano ormai il tempo dei nostri primi .sforzi, dei nostri esigui bilanci, delle piccole cifre in-
Idi'oma gentil sonante e puro,