Discorsi inaugurali
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Del Ministro della Pubblica Istruzioìie all' inaugurazione del Congresso della « Dante Alighieri » (a Genova) ('). •
Il Ministro, lieto e grato della presenza cortese e della cooperazione efficace del Sindaco, del Prefetto, del Presidente del Consorzio del Porto e del Presidente del Comitato locale, porge ad essi e ai delegati della « Dante » il saluto del Governo, che ne segue l'opera patriottica con cuore amico. Non è freddo saluto ufficiale, perchè, Ministro dell'Istruzione, ricorda, con orgoglio e animo grato, d'essere stato presidente della Società e d'essere antico socio, e può dire ai colleghi, dopo l'esperienza di una lunga prova, la calda parola della fidente amicizia. Ed il saluto va a Genova, superba dei suoi monumenti, gloriosa della sua storia, fiorente e possente per i suoi commerci e per le sue scuole, che con tenace volere e rinnovate energie continua le tradizioni nobilissime di feconda attività, di ardire, di tenacia che Caffaro (*) aveva illustrate. Il no-
(') Il 24 ottobre 1906 si tenne nella gran sala del Palazzo Ducale di Genova il XVII Congresso della « Dante Alighieri ». Parlarono l'oli. Celesia per il Comitato genovese e il Sindaco di Genova per la città. Il Ministero della Pubblica Istruzione, on. Rava, pronunziò il discorso che riassumo nelle linee principali.
(!) Andrea Caffaro, detto Taschifelione, nacque a Genova verso il 1080 e mori intorno al 1166. Fu soldato valoroso e uomo di Stato ; storico annalista della città nativa le lasciò gli Annales Ianuenses e il Liber de liberatione civitatem Orientis. Di lui scrisse con molta dottrina C. Imperiale di Sant'Angelo (1894); degli annali del Caffaro e dei suoi continuatori scrisse il Pertz.
J. Gelu. io