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Capitolo terzo
notevolmente da 54.01 a 43,37. Non sappiamo se nell'ultimo decennio i numeri si siano mutati in favore o in disfavore nostro. Ma il libretto è stampato nella metà del decennio, e mostra temere, che siano mutati piuttosto a nostro vantaggio che a nostro danno.
Un accurato studio, credo, che non darebbe diversi risultati nelle altre regioni confinanti col Regno e soggette a governi tedeschi o francesi. Questo studio accurato bisogna farlo, non solo, ma continuarlo. È un progresso o regresso di popolazione che c'incombe di seguire con molta diligenza ed assiduità.
Questo, a ogni modo, è certo, che nell'ultimo decennio sono stati molto maggiori gli sforzi dei governi e delle associazioni .forestiere contro di noi ; sicché, se noi non ne contrapponiamo altri, sarà molto difficile che la razza italiana al di là dei confini resista a lungo, e tutti quei mezzi che può un governo con un simile proposito adoperare, non riescano prima o poi a sopraffarla. Per contrastare tali sforzi, noi abbiamo un grande aiuto nella libertà, che non può oggi non informare gli ordini politici degli Stati. Non possono esser chiuse le porte nè alle nostre persone, nè alle nostre idee. Dobbiamo riversare oltre i confini il soverchio della nostra vita interiore. Direte: dov'è questo soverchio? brutta domanda; ma ha una risposta. Appunto: ci deve dare spinta e forza a crearlo, questo soverchio, il sentimento dell'obbligo che abbiamo verso la italianità, eh'è il midollo delle nostre ossa, la ragione della nostra esistenza, il suggello del nostro avvenire.
Il curare l'Italianità oltre i confini è molla d'Italianità al di qua dei confini. Forse il meglio del moto che s'accentra nella Società nostra, è questo: ch'esso è altresì altamente educativo per noi stessi. Mentre ci