Discorsi inaugurali 147
sociali. Le acque scorrenti, la forza dei venti, le elettricità sono state a mano a mano impiegate a muovere congegni per intensificare il lavoro ; ma la macchina-uomo fu per troppo tempo trascurata. Dopo Alessandro Volta un altro illustre italiano diede potente elemento al progresso scientifico ed al progresso economico col trasporto delle energie a distanza, aumentando così il numero dei lavoratori che, abbandonata la sana operosità rude dei campi, passarono alla vita talora deprimente delle officine. Gli studi perfezionati e intensificati, d'altra parte, distolsero troppo i giovani dalla vita attiva e dalla sanità della fatica per chiuderli nelle scuole e nei laboratori.
La scienza vostra, o signori, vuol ritornare le forze della natura alle esigenze della terapia.
Dopo un primo trionfo che fu quello della scienza alleata all'economia sociale, si annunzia un secondo, che è pure della scienza, associata invece ad un senso alto e gentile di umanità.
Tutte le nazioni alacremente lavorano al nobile assunto, e ognuna porta il suo contributo.
Gli antichi, bene lo ha detto chi rappresenta Roma, — e dirà nobilmente e con alta dottrina l'illustre scienziato vostro presidente e mio carissimo ed onorando amico Guido Baccelli — gli antichi con le terme ed i ludi, col sapiente uso dei bagni e della ginnastica avevano indicata la via che Voi percorrete e nella quale siete guide sapienti. Catullo cantò la fonte di Sirmione, Vitruvio e Tibullo vantarono i benefizi delle Terme etrusche, di cui Fazio degli Uberti intessè le lodi. Nel medioevo, lo scrisse Carducci con versi immortali, cessò tale spirito di confidenza con la natura. Colla luce della rinascenza Michelangelo studiò la ricostruzione delle Terme, e fu allora che un medico insigne di Romagna,