124
Capitolo terzo
dagini sui rapporti tra luce e calore, qui Giandomenico Romagnosi (l) insegna ancora la via che le leggi civili e speciali debbono seguire per il progresso civile e l'armonia delle forze sociali; Giuseppe Verdi è vostro, e la italianità non ebbe maggiore apostolo.
Dal 1837 al 1849 nove volte si raccolsero i dotti di Italia a parlar di scienza per poter parlare di patria e di libertà, le tre faville che hanno i cuori accesi. E nei nomi grandi della nostra storia si chiudevano quelle riunioni; nel 1839 Galileo, nel 1846 Colombo, nel 1847 Marco Polo; il cielo e la terra conquistati dall'ingegno italiano !
Ogni anno un simbolo, ogni congresso un nuovo fascio di forze operanti nel nome d'Italia, e sempre un inno alla gloria, alle speranze, alla fortuna avvenire della patria.
Quegli atti sono documenti che meritano attento studio dagli storici della idea italiana. In tutte le manifestazioni, nei discorsi solenni, nei lavori delle sezioni, l'Italia divisa nei piccoli Stati non è mai ricordata se non con rimpianto ; è italiana la scienza, è italiana la patria, è italiana la nazione dei dotti. E quando gli avvenimenti politici incalzano, Venezia — ultima ospite che maturava la gloria rivendicatrice del 1797 — non può pubblicar gli atti del Congresso, dove ai nomi
(') Di Salsomaggiore (1761-1835) insigne filosofo, giurista ed economista. Consigliere aulico del Principe Vescovo di Trento, nel 1799 fu condotto prigione a Innsbruck sotto l'accusa di delitto di Stato. Liberato nel 1802, fu professore di diritto pubblico a Parma ; nel 1806 a Milano concorse alla compilazione del Codice di procedura penale. Nel 1821 fu nuovamente incarcerato a Venezia e, liberato, fu oggetto di persecuzione da parte della polizia. Morì in miseria e desolato. Ora la Patria l'onora e ne esalta la memoria.