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Capitolo terzo
Voi Sire, rivolgendo la Vostra attenzione alla gran madre terra ed ai suoi frutti, nell'interesse non solo del nostro paese, ma di tutto il mondo civile, avete richiamato la nuova Italia alla sua tradizione leggendaria e storica, alla origine del suo nome istesso e insieme indicato a noi ed a tutti la via di una feconda prosperosa pace avvenire, pace non solo di Governi, ma pace della produzione e degli scambi, ma pace della terra e delle genti umane che per essa sudano e s'affannano.
I Governi che inviarono già alla Conferenza numerose delegazioni composte di persone di grande autorità, hanno oggi affidato ad uomini di singolare competenza il compito di presiedere alla nuovissima istituzione.
fessi non potevano dare miglior prova della solidarietà che li avvince ai nostri propositi ed alle nostre speranze.
Una Commissione Reale preparò un progetto di ordinamento dell' Istituto tenendo presenti gli altissimi fini per i quali ebbe vita.
Oggi la Commissione Reale cede il posto al Comitato permanente internazionale che assume la rappresentanza e la direzione definitiva dell'Istituto.
In nome di Vostra Maestà e del suo Governo, io rivolgo ai componenti la Commissione Reale, che fecero opera illuminata, assidua e proficua, una parola di meritato encomio, ed ai rappresentanti degli altri Stati, la cui presenza qui è pegno di universale armonia e di comune benefica operosità, io porgo il saluto augurale.
Sia il nuovo Istituto faro luminoso sui mari delle messi e diffonda tra i popoli la luce della fratellanza e della redenzione economica.
Nel nome Vostro, o Sire, sono lieto ed orgoglioso d'inaugurare cosi l'Istituto Internazionale d'Agricoltura.