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Capitolo terzo
E invero, le molte difficoltà inerenti a questo nuovo mio grado saranno attenuate al possibile da quella gravità di contegno che sempre presiede alle vostre deliberazioni, e da quel sentimento di urbanità e convenienza che mai non fallisce ad alcuno di voi, onde questo parlamento, abbenchè di età giovanissimo, già salì in fama di maturo e provetto.
Ora, da questo vanto che ci appartiene io sento, onorevoli colleghi, quanto si accresca il decoro del grado che mi conferiste, e insieme con esso il debito della mia gratitudine, alla quale, come sarà pari il mio buon volere, cosi io mi auguro che sia per esserle non inferiori le mie deboli forze.
Dì un presidente (sindaco, ecc.) nel prendere possesso della carica a cui è chiamato dalla fiducia dei colleghi.
Le prime parole (') che a voi rivolgo debbono esprimervi le sincere mie grazie per l'alto onore che mi conferiste. A voi lo rendo, non per compiere un semplice atto di doverosa convenienza, non pel solo intento d'imitare coloro che prima di me salirono questo onorevolissimo seggio ; ve le rendo perchè corrispondono ad un sentimento da cui è profondamente l'animo mio compreso.
La spontanea vostra dimostrazione mi ha vivamente commosso, e sarei ingrato se tardassi ad altamente dichiararlo.
Mi ha commosso, perchè mi è pegno della vostra
(f) Questo discorso fu pronunziato dal Rattazzi nella tornata del 13 Gennaio 1859 chiamato dal voto della Camera al seggio presidenziale.
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