Discorsi per feste pubbliche e private
93
sua volontà spontanea e generosa alla esigenza di una disciplina rigorosa; mi meraviglio e mi esalto per l'abnegazione che Voi, o Signori, sapeste infondere in codeste giovani anime, amanti d'Italia.
A noi della generazione che tramonta incombe l'obbligo di offrire alla gioventù una educazione civile, morale e fisica corrispondente ai futuri bisogni della nazione; ma incombe pure l'obbligo di non inculcare nell'animo dei nostri figli istinti di conquista; e ciò noi otterremo col persuadere i nostri giovani che non sempre vince la forza; e che il buon cuore e il rispettoso dignitoso dei diritti altrui sovente costringono il più forte a chinarsi davanti alle prerogative del più debole.
Ed appunto per questo, o giovanetti, la vostra Società, diretta da uomini di sano criterio e di provato patriottismo, non vi maschera, con uniformi ridicole, nè vi sopraccarica di galloni ; ma vi raccoglie tra le sue file, come siete, come venite dalle case vostre, per ricevere una educazione quale si addice a' figli di coloro che con l'eroismo del carattere e del sacrificio, e non coi pennacchi, liberarono l'Italia dal giogo straniero.
Noi vogliamo che voi, o fanciulli, imitiate l'ape pacifica, attiva, coraggiosa, feconda nel suo lavoro, pronta sempre a difendersi da qualsiasi attacco. E perciò vogliamo che la nostra gioventù nell'apprezzare tutti i benefici della pace e del rispetto dei diritti altrui, tenga pur sempre pronta la coscienza, l'intelletto e il corpo a impedire che altri manometta i nostri.
Se riusciremo nell'intento; se voi, giovani figli della nostra Italia, custodirete incorrotti nell'animo vostro i principi di sana morale, che in queste palestre di esercizi fisici e intellettuali vi vengono inculcati, la Nazione potrà fissare tranquilla lo sguardo nell'avvenire e at-
Digilizedby GOOgle