Discorsi per feste pubbliche e private 85
di Pasquale Stanislao Mancini (') : mandato eh' io non saprei meglio adempiere che col leggervi il telegramma suo, splendida pagina in cui brilla in felice accordo intelletto e cuore.
« Impedito assistere Bologna festa cosmopolita della scienza, sono in ispirito tra voi, illustri colleghi Ateneo bolognese, continuatori sua antica celebrità. Saluto riverente insigni scienziati stranieri nostri ospiti. Stringo al cuore le speranze dell'avvenire nelle elette deputazioni giovani studenti venute da altri paesi a fraternizzare con la gioventù italiana. Commosso ammiro lo spettacolo sublime dell'intera Europa e di America attestanti lor gratitudine alla Università della dotta Bologna, e riconoscendole un primato di onore e di anzianità nella storia del pensiero e della civiltà fra tutte le città del mondo ».
A voi dunque, illustri Rappresentanti delle Università e degl'Istituti scientifici, di questi centri di vita intellettiva dai quali sgorgano quei torrenti di luce che irradiano il mondo: a Voi, sovrani del pensiero che nei varii rami dello scibile tanta ala stendeste del vostro potente intelletto, e che ci siamo onorati di proclamare Dottori Bolognesi: a Voi, Delegati egregi della balda e generosa gioventù che coll'entusiasmo della fede nei più alti ideali si accinge al conquisto e all'incremento della scienza: — a Voi tutti che col vostro simpatico concorso, colla vostra ambita e cara presenza, rendeste solenne questa festa dell'intelligenza, questo bene auspicato ricordo di nostre origini prime, torni gradito il
(') Nato a Castelbaronia nel 1817, morto nel 1889. Insigne giurista, esule in Piemonte, nel 1861 segretario generale per la grazia e giustizia e gli affari ecclesiastici ; poi ministro della pubblica istruzione e degli affari esteri.
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