Discorsi per feste pubbliche e private
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Dezza, con Fabrizi, degni del Pelide e del Telamonio Ajace, con Benedetto Cairoli, il Bajardo della demo-
Fabrizi Nicola, modenese, cospiratore, generale garibaldino, morto a Roma nel 1885, ottantenne.
Benedetto Cairoli (1885-1889), figlio della patriottica contessa Adelaide Bono e fratello ai prodi, agli eroi garibaldini, Ernesto (morto nella battaglia di Varese), Luigi (morto di ferita e di tifo a Napoli), Enrico (ucciso nel 1876 dagli sgherri pontifici a Villa Glori, sui monti Parioli, presso Roma) e Giovannino (ferito a Villa Glori e morto a Belgirate nel 1869), Benedetto fu patriota grande e valoroso soldato. Nel 1878 a Napoli per difendere la persona sacra del re ricevette i colpi di un assassino. Fu presidente del Consiglio dei Ministri, Cavaliere dell'Annunziata, ecc.
Crispi Francesco (1819-1901) di Riberia (Sicilia), avvocato e patriotta insigne e celebre uomo «li Stato, Cavaliere dell'Annunziata, oggetto di grande amore e d'odio inestinguibile, esaltato da Giosuè Carducci e da Giuseppe Verdi, vituperato dai partiti estremi. Fu suo il motto: « La monarchia ci unisce, la repubblica ci dividerebbe ». Cospirò sin dalla prima età contro i Borboni: fu deputato della Camera siciliana (1848); esule dal 1849 al 1860; determinò Garibaldi all'impresa dei Mille ; segretario e ministro del Dittatore, organizzò il nuovo governo in Sicilia. Presidente della Camera, più volte Ministro e Presidente del Consiglio dei Ministri, tenne alto il prestigio dell'Italia all'interno e all'estero; riformò le principali leggi dello Stato, dando loro indirizzo moderno ; governò con mano forte e sicura. Attende dalla storia giustizia per i servizi resi e pel grande amore professato alla patria italiana.
Agostino Bertani (1812-1886) di Milano, medico-chirurgo, fu tra i più attivi organizzatori delle imprese di Garibaldi ; fu mazziniano convinto; promosse l'inchiesta sulle condizioni dell'Agricoltura in Italia; compilò il Codice Sanitario italiano.
Antonio Mordini (1819-1902) di Barga, fu Prodittatore di Sicilia nel 1869 e nel 1896 Ministro dei lavori pubblici. Mori a Montecatini, e nel 1909 (settembre) Lucca dedicò solennemente un busto alla sua memoria.
Nicotera Giovanni (1828-1894) di Sambiate, patriotta in-signe*(Sapri 1857), più volte Ministro dell'interno.