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Capitolo terzo
In quel periodo il piccolo Piemonte, il Regno d'Italia, guidarono e governarono le sorti dell'Europa, della quale divennero il centro di attrazione.
E qui alla mente vostra si affacciano, o Tommaso Villa, i grandi parlamentari, si affacciano anche alla mia, che li conobbi da vicino sei anni dopo voi,
Ecco la schiera dei deputati garibaldini, con Sir-tori ('), con Cosenz, con Nino Bixio, con Medici, con
(') Ecco una schiera di nomi che devono suscitare entusiasmo e venerazione nell'anima d'ogni italiano.
Sirtori Giuseppe, di Casatenuovo (Brianza) (1813-1874) patriotta sommo, soldato e politico, nel 1860 capo dello Stato Maggiore di Garibaldi. Nel 1860 decise della vittoria del Volturno. Poi tenente generale. Sfortunato aCustoza; mori a Roma.
Cosenz Enrico (1922-1898) di Gaeta dal 1860 Ministro della guerra del dittatore Garibaldi e poi tenente generale dell'esercito regolare; nel 1872 senatore e nel 1890 Cavaliere dell'Annunciata, e Capo di Stato Maggiore dell'esercito.
Di Nino Bixio genovese (1821-1873) sono noti l'entusiasmo e l'amore per la patria. Avventuroso marinaro, valorosissimo ufficiale garibaldino, tenente generale a Villafranca nel 1866 sostenne valorosamente la ritirata del III Corpo d'Armata. Morì di colera sulla sua nave, davanti ad Acin, nelle Indie orientali.
Giacomo Medici di Milano (1817-1882) dal 1835 al 1840 combattè contro i carlisti in Spagna, poi in America nel 1849 a Roma si rese celebre con la difesa del Vascello, pagina gloriosa, epica, degna dei soldati di Leonida ; nel 1869 comandante generale in Sicilia ; poi senatore e nel 1876 creato Marchese del Vascello, per onorare il suo valore.
Un'epica rassegna
che di vederli in me stesso mi esalto.