Discorsi per feste pubbliche e private 83
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Di risposta e di ringraziamento di un sindaco che da
un poeta riceve in dono per la sua città il manoscritto di un lavoro (').
L'alta parola eh' Ella ha qui pronunciato e la nobilissima lettera ch'Ella volle far'precedere ad un suo gentile divisamente, hanno destato in me viva e profonda soddisfazione. Io La ringrazio col cuore di veneziano, degli antichi fasti della patria, memore sempre e devoto. Ed.ora grato ufficio è per me il ricevere, in dono nel nome del Comune, il manoscritto della sua tragedia La Nave, cogli intendimenti eh' Ella vi attribuisce e eh' io sinceramente apprezzo, di fare atto cioè di cortesia e di omaggio a Venezia, al cui glorioso passato Ella ha dedicato e si propone di dedicare non lieve parte della sua opera di poeta.
Le esprimo perciò i sensi della più viva gratitudine e vi aggiungo l'augurio che dal suo genio di poeta, dalla meravigliosa conoscenza dell'italico idioma, di altri lavori si accresca la gloria letteraria del nostro Paese, tali che infiammino il cuore dei giovani nell'amore della Patria ed esaltando gli antichi eroismi e le virtù del popolo italiano, siano a questo ammonimento e sprone a nobili e generosi propositi. Cosi il plauso e l'ammirazione degli italiani di nuove foglie faranno rinverdire l'alloro attorno alla sua fronte di
(') Il 27 Aprile 1908 G. D'Annunzio offriva in dono alla città di Venezia il manoscritto della « Nave ». Alla verbale offerta rispondeva l'egregio sindaco di Venezia, conte Filippo Grimani, con le belle parole qui stampate.