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Capitolo terzo
In queste parole, amico Lamarche, c'è tutta l'anima, c'è tutto l'affetto nostro.
Il velario più non contenda alla nostra ammirazione l'opera insigne, da chè più non contiene il cuore il
grido augurale « Viva Lamarche ».
* * *
Per inneggiare alla felicità di fidanzati.
Col più vivo compiacimento io, che per l'età volgo al tramonto, alzo il bicchiere augurale per la felicità vostra, o giovani fidanzati, che vi trovate all'aurora della vita, ricca di promesse felici.
Ed inneggio con tutta l'anima alla letizia vostra e faccio voti fervidissimi perchè l'avvenire per Voi rassomigli tutto ad un giorno sereno di primavera senza occaso.
Nessuna nube sorga mai sull'orizzonte della vostra novella esistenza, nè alcuna tristezza offuschi mai la ridente felicità, che, quanti siamo qui raccolti, auguriamo a Voi completa e perenne.
La prospera sorte, adunque, vi sia compagna fedele nel lungo cammino che vi accingete a percorrere assieme, e del vostro contento possano gioire co' vostri
genitori anche le persone alle quali voi siete cari. * * *
Di un amico o parente a un pranzo di nozze.
Si dice : « il matrimonio è la somma delle illusioni di due innamorati, seguita dalla sottrazione di ogni affetto, con relativa moltiplicazione di litigi e di affanni, coronata dalla divisione dei coniugi ».
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