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Capitolo terzo
vita; dirigetene placidamente la bella prora verso il porto del fine; ma concedete a noi, che vi amiamo di sicuro affetto, perchè profondamente vi stimiamo, di porgervi l'augurio che il cammino sia ancora lungo, e il porto della fine molto, ma molto lontano!
Con questa espressione sincera dell'animo di quanti siamo qui convenuti per onorarvi, toccate col vostro il nostro bicchiere e vivete prospero per continuare a irradiare intorno a Voi il bene che vi parte dal cuore.
Di un amico, in nome degli amici, per inaugurare un busto di bronzo ad un amico nell'ottantesimo suo compleanno.
Oggi fanno dieci anni l'amicizia, nobile sentimento che sgorga dal cuore e la ragione governa, che, quale lampada della vita, con la sua luce immortale affratella popoli e persone, l'amicizia, ripeto, or compionsi dieci anni ci chiamò dalle valli di Elvezia e dai piani d'Italia e qui ci raccolse per inneggiare con un evviva poderoso al settantesimo natalizio del nostro amato vegliardo, dell' ing. Lamarche.
Eravamo molti in quel giorno, e di favella e di origini diverse; ma il fuoco sacro dell'amicizia, che contiene e avviva perennemente i grandi ideali ci eguagliava nel sentimento di fratelli.
Io ben ricordo come in quel momento solenne il cuore di quanti circondavano l'ingegnere Lamarche, sentiva tutta la potente grandezza dello sforzo, che il nostro venerato amico imponeva alla squisita sensibilità dell'anima, nel fine di dominarne con l'abituale bonario sorriso la compiacente emozione per l'omaggio
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