Brindisi
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M. Vitt. Emanuele al Capo della missione francese, recantegli il messaggio del Presidente della Repubblica, Fallières (').
Signor generale! Con vivo compiacimento vi dò il benvenuto nella Capitale d'Italia. Ringrazio altamente il Presidente della Repubblica di avervi inviato a recare all'Italia ed a me, in questa data solenne, le felicitazioni ed il saluto della Francia. Con il cammino della civiltà tendono sempre più a cancellarsi i sentimenti che dividono i popoli, mentre rimane viva e pura la fiamma di quelli che li avvicinano, epperò vive e vivrà perenne nei nostri cuori la memoria della parte che ebbe la Francia nei grandi eventi che fecero l'Italia
(') Il 24 Aprile 1911. — Il Presidente della Repubblica Francese, Fallières, festeggiandosi a Roma il Cinquantennario della Proclamazione del Regno d'Italia, mandò una sua Missione speciale a portare a S. M. il Re un messaggio augurale e d'amicizia e di ammirazione per la nazione italiana.
Questi due brindisi furono molto commentati nei circoli politici nazionali e stranieri. D'altra parte non era da attendersi nei brevi saluti di... protocollo, scambiatisi, la sera del 24 Aprile 1911, fra il Re nostro e il rappresentante del Presidente della Repubblica. I due brindisi non potevano che riaffermare la saldezza dei vincoli di amicizia tra le due nazioni, per progredire di comune accordo sulla via del progresso e della civiltà nello interesse della pace.
Le parole riferite furono pronunciate con acuta opportunità, a indicare che il fiore della gratitudine germoglia ancora sulle terre d'Italia e il cammino compiuto dai due paesi negli ultimi dodici anni per il loro riavvicinamento leale e completo.