Sulla storia del Pontificato di di Agostino Theiner
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di levare con alte laudi a cielo la piissimo Cale-Tina H, non solo per la generosa protezione accordata loro da essa; ma eziandio per la sua tenera e nel vero marnvigìiosa divozione pel Romano Pontefice, e pel nobile zelo di lei medesima per l'incremento e prosperità della Chiesa cattolica nel suo vastissimo Impero.
Povera gente! Almeno nella fabbrica de'loro documenti non avessero perduto ogni bene dell'intelletto! Eppure della tempra delle due riferite lettere della Czarina sono pure la maggior parte dei rimanenti pretesi documenti, sopra dc'quali il padre Gesuita antagonista innalza il suo specioso edificio, con che pretende giustificare la sua Compagnia nella Russia, nella Polonia ed altrove.
E nel vero, se da un lato non vi voleva una ma-ravigliosa franchezza, siccome il medesimo Padre-ri mpro vero tanto acremente al nostro chiarissimo Istorico, per revocare in dubbio l'autenticità di così fatti documenti; d'altro canto non vi voleva ch'una maravigliosa cecità per difendere questa stessa autenticità come fa d nostro buono, e per vero piucehò buon padre Gesuita.
E ripiegando il pensiero anche un'altra volta sulle mentovate lettere, due cose vi parrebbero per avventura esser vere, cioè a dire che la Czarina secondo la sua propria confessione non abbia uè domandato nè ottenuto cosa alcuna da Pio VI intorno ai sedicenti Gesuiti dell'Impero suo.
Che Papa Pio VI anche dopo d'essere giunto in
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