Sulla storia del Pontificato di di Agostino Theiner
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Gesuiti nella Prussia e nella Russia, che questo buon Padre con mille sofismi e giri e raggiri di parole vuol difendere (png. 421-151), contro l'evidenza dei falli.
L'intera controversia presente consiste in un solo fatto, cioè a dire, se si debba attribuire maggior fede al Capo della Chiesa, ed alle precise decisioni della Santa Sede, ed ai suoi Ministri Nunzj Apostolici incaricati della loro esecuzione, ovvero alle gratuite asserzioni, sieno anche di buona fede, di quei padri Gesuiti nella Prussia e nella Russia, i quali in parte spargono duhb.i sopra queste decisioni, in parte senz'altro le negano assolutamente, e che ne fabbricano. occorrendo, delle allre in sostituzione con Fajuto di falsi documenti. Per un cattolico non vi può essere in questo paragone alcuna titubanza , nò può stare punto in bilico sospeso per dove pendere.
L'autore del famoso libello, per (scusare e per sostenere la esistenza degl ex Gesuiti in quesl» regni, quasi fosse canonica, porta innanzi il fallo che il Breve abolìtivo della Compagnia di Gesù non fu mai pubblicato, anzi proibitane la pubblicazione da; Sovran. di Prussia e della Russia. Il nostro Storico ben dimostra di quanta futilità sia questo argomento, massime quando il medesimo fa chiarissimamente vedere come i Gesuiti ed 1 loro amici fossero la prima e precipua causa che il Breve suddetto incontrasse nella Prussia e nella Russia tanta contrarietà ed impedimento.
Oltre a ciò forsechò Federico II e Caterina li credevano di ritenere i Gesuiti come membri di questo
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