Storia di Torino di Luigi Cibrario

Pagina (754/781)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      I.IBKO «.«STOCAl'O III
      TIMOdiscreti hanno 1' amabile condiscendenza di farci partecipare ai difetti delle due nazioni.
      Questi contrapposti farebbero una lunghissima litaniama noi non la proseguiamo. Sarebbe inco-raggir la baldanza di questi avventati stranieri
      che per altro non merita sdegno ma compassione.
      Prima di chiudere questo capo e con esso l'opera miami rimane a parlare di un monumento che basta a nobilitare qualunque più gran capitale-
      ed è il ponte di pietra sulla Dora d'un arco solodovuto all'alio ingegno del cav. Mosca ed alla munificenza del re Carlo Felice (7).
      E convien pure ch'io rammenti VImbarcadero della via di ferro prossima a stabilirsi vicino a Porta Nuova; perchè questa viao per dir meglio queste vie segneranno un' epoca nuova per la patria nostra
      renderanno il Piemonte centro e guida d'uno de' più estesi e più facili e più pronti commerzii che mai si sieno aperti all'ingegno ed all'industria degli Italiani; e faranno soave e reverendo all'intera penisolaanzi a tutte le genti che vi parteciperanno
      il nomela sapienza e la costanza del re Carmi Alberto.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

Pagina (754/781)






Dora Carlo Felice VImbarcadero Porta Nuova Piemonte Italiani Carmi Alberto Mosca