Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      LIBRO SESTOall'altra estremità d'Italia. Il papa ordinò periamo a monsignor Del Verme di restituirsi alla propria sede. Il duca di ciò informato
      senti ottimamente dondu veniva d colpoe ne scrisse al Santo Padre
      onde gli fosse permesso di ritenere appresso di se un consigliere di cu avea sperimentato non meno la fedi;
      che la prudenza e Iasagacità. Ma non potè ottener altro che dilazionispirate le quali
      il vescovo che non avea ubbiditofu punito colle censure ecclesiastiche.
      Poco dopo monsignor Del Verme infermò
      e venne a morte Recato con magnifica pompa alla Madonna degl- Angioliv\ fu tumulato avanii all'altare del Salvatore
      e .1 duca gli eresse un nobile monumentoche fu levalo qualche anno dopo
      quando cessato il bollor degli anim^
      n nunzio potè far intendere la sconvenevolezza di queliti perenne dimostrazione d' onore per un vescovomorto in disgrazia della Santa Sede (6).
      A"28 luglio del 1639 fu sepolto innanzi all'aliar di SDiego monsù di Santena
      cav. dell'orarnee governatore di Tonno.
      Gian Giacomo della Barthe d Guascogna col figliuolo Francesco
      il primo é' 42 anni
      1 secondo d'anni 17
      morirono combattendo presso Ivrea pel duca di Savoia nel 1641
      ed ebbero in questa chiesa sepolcro e memoria del glorioso loro fine; fu ucciso nella medesima occasionee qu> fu similmente portalo
      il nobile Carlo di San Martino. lrn distico latino


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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