Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      fi a po (juakto
      08!)
      volla che predicò a Parigi nell'ultimo viaggio che vi fecevi fu gran concorso da ogni parte della città. V'era la corte. Nulla mancava di ciò che poteva render l'udienza degna di sì celebre predicatore. Ciascuno s'aspettava un sermone uguale alla forza del suo ingegno
      uso a rapir tutti i cuori. Ma che fece quel grand'uomo di Dio? Egli narrò con tutta semplicità la vita di S. Martino a bello studio d'umiliarsi in faccia a tanti illustri personaggi che avrebbero gonfiato il cuore d'un altro. Egli fu il primo a trar profitto dalla sua predica con quest' atto eroico d'umiltà. Eccoo Signore
      come i Santi hanno saputo reprimere la natura che ama il mondano rumore e la pubblica stima; e così convien pure che noi facciamo preferendo i bassi uffici a que' di maggior comparsal'abbiezione all'onore. Spero sicuramente che voi porrete i fondamenti di questa santa pratica insieme con quelli dello stabilimento affinchè l'edilìzio sia fondato sulla pietra
      e non sulla mobile sabbia. Monsignor il Marchese capirà facilmente questo modo di procedere... Abbraccio la vostra piccola e cara famiglia con tutta la tenerezza del mio cuoree sono in N. S. »
      r<>i. aVostro umiliss. servo Vincenzo de' Paoli
      inilci/nn prete della missione.
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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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