Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      Nella cappella ili cui parliamo i due quadri laterali sono di Gian Antonio Molineri da Savigliano
      allievo di Luigi Caracci
      e perciò detto il Carciccino
      la cui nota valentia mi fa meravigliare che se ne ometta il nome anche nei più recenti e più compiuti dizionarii di belle arti (7).
      Nella seconda cappella Timagine del Crocifìsso fu scolpila dal PI lirae gli angeli sono opera del Clemente.
      La cappella dell' Assunta è patronato della nobile famiglia Nomis o Nomio
      originaria di Susa
      che aveva sue case nella via detta de'Guardinfanti
      una nella parrocchia di San Gregorio
      l'altra in quella di San Simone (8). Nel 1627 rinnovarono i Nomis il sepolcro gentilizio che aveano innanzi a questa cappella (9). L' aliare ornavasi d'un quadro antico dipinto su tavola a tre scompartimentiche ora si conserva ne' chiostri
      ed a cui la congregazione degli artisti che si vale a titolo precario di della cappellasurrogò un quadro moderno.
      La tavola dell' aitar di San Biagio fu dipinta da Isabella Maria Dal Pozzo (10) nel 1666 ; opera assai bellae la sola per cui sia conosciuto il nome di lei.
      La cappella della Concezione- è ricca di marmi. Alcune scolture sono del Bernero. Antichissima è in questa cappella la consorlia che ne piglia il nome. La cappella di Sanl'Omobono appartiene all'arie dei


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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