Storia di Torino di Luigi Cibrario

Pagina (607/781)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      cai-I) quAltroCU
      leggiadria sono i pullini intagliali nelle tribune da Stefano Maria Clemente.
      Nel terzo altare a destra di chi entrache s'intitolava a San Lorenzo
      eravi un bel quadro del Trevisani
      trasportato poi nella prima cappella dalla medesima parte: ora si denomina dal beato Sebastiano Valfrè
      e la tavola che rappresenta questo figliuolo dell' Oratorio torinese in gloria colla Vergine Santa
      di cui tanto concorse a propagar la divozione
      è del celebre Ferdinando Cavalieri.
      Di questo eroe dell'Oratorio torineseche primo dopo il santo fondatore Filippo meritò 1' onor degli altari
      si ha una copiosa vita stampala (5)
      che va per le mani d'ognuno ; e ciò mi dispensa dall'esporre in questo luogo le eminenti virtù per cui tanto ri-lussee così utilmente influì colla parola non meno che coli'esempio sull'intera città in fatto di religione e di costume. Dirò invece cosa poco nota
      ma pur verissima; ed è l'apostolica libertà con cuiricercato da Vittorio Amedeo n
      se sapesse indovinare la significazione di quell' antico mollo della casa di Savoia FERT
      su cui correano tante diverse interpretazionirispose che sì; ed interpretollo : Fernina Erit Buina Tua. 11 principe che aveva in somma venerazione il padre Valfrè
      e che ben sapeva dove quelle parole andavano a ferirereplicò con maggior confusione che sdegno: Dunque per me non vi sarà salvezza? Sì
      soggiunse il padrema le converrà


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

Pagina (607/781)






Stefano Maria Clemente San Lorenzo Trevisani Sebastiano Valfrè Oratorio Vergine Santa Ferdinando Cavalieri Oratorio Filippo Vittorio Amedeo Savoia FERT Fernina Erit Buina Tua Valfrè