Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      1 Ibltu QUINTO
      1677 ebbe tal desiderio il padre Domenico Simondt d Revello
      che apparteneva alla casa di Genova
      ed impegnò l'influenza di suor Giovanna Boero
      monaca Domenicana e del parentado di leinonché quella di Giambattista Truchi generale delle Finanze (a cui recò una lettera d„ raccomandazione del vescovo d- Mondovi suo fratello) dell'arcivescovo Beggiamo
      del padre Malines
      Gesuita ni gran creditoe del padre Bonaventura Lavosini. Carmelitano scalzo
      confessore di Madama Reale
      Avutane commissione dal generalestante le buone speranze che gli si davano
      vennero nel 1678 a Torino I padre Simond- e il padre Giuseppe Maria Lanci
      bolognesee la prima loro residenza fu in quattro camere tolte a pigione n casa del barone Chioattero
      doveessendo poverissimi
      non aveano che un letto soloe dove nondimeno
      nella carestia e maligna influenza che allora imperversavas'acconciarono n modo di dar ricovero ad un ammalato Tanta carità dispose gli animi in loro favore. Ad istanza dell'abate di Caraglie vennero assegnate ai medesim cinque camere nello Spedale d Carità
      colla facoltà d uffic-iarne la chiesa.
      In settembre del 1679 ebbero largo sussidio da Madama Reale per comprar la chiesa ed il monastero del Crocifisso; acquisto che ricerco lunghe trattative. La chiesa delle monacheangusta e disadorna
      fu da loro quasi per intero rifabbricatagareggiando


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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