Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      Ma la gigantesca ampliazione di Torino
      e il moltiplicarsi delle varie cause da noi sovra accennaleaumentò senza fine il numero degli accattoni. Ornai
      10 Spedale più non bastava. Ma Torino
      in materia di beneficenza
      è la città de' miracoli. 11 re ne presentì e ne infervorò il vigoroso impulsoe
      date con patenti del 29 novembre 185C utili norme a'nuovi stabilimentivide
      e qui e nelle provincieper effetto di carità privala
      crearsi Ricoveri di mendicità
      e fiorire. L' ampio Ricovero torinesefrutto di pia e savia beneficenza
      è nel borgo di Poin sulla via che mette alla Madonna del Pilone.
      L'edilizio dello Spedale di Carità è vastoe notabilissimo. La chiesa fu restaurata sui disegni del conte Dellala di Beinasco
      che v' aggiunse la facciata.
      11 sollìllo d' essa chiesa era stato dipinto dal cavaliere Daniele Seyler.
      Unito a questo Spedale è quello delle malattie incurabili ed appiccaticciee specialmente de'sifilitici
      fondato nel 1734 dal banchiere Ludovico Boggelto
      che in molti altri modi esercitò la sua carità
      legando a varie parrocchie annui soccorsi pei poveri.
      Seguitando il nostro cammino lungo la via di Potroviamo nell'ultima isola a sinistra la chiesa della Annunziata. Neil' anno 1580 molti confratelli della compagnia del Santo nome di Gesù
      abitanti lungo il Ponon avendo comodità di recarsi alle radunanze


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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