Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      capo Plinio
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      palazzola marchesa
      fe'trarre il Fleury nel castelloordinò che la giustizia avesse il suo corso e vietò al marchese di San Trivier fratello di lui
      e ad altri suoi attinentie specialmente al marchese di Pianezza
      signore del sanguedi domandargli in alcun tempo la grazia di quell'indegno.
      11 Senato avendo sollecitamente procedutocon sentenza del 2 dicembre di quell' anno medesimo condannò a morte gli uccisori; e poi con altra sentenza del 21 giugno 1C66
      condannò il marchese di Fleury nella pena della galera perpetua solamente; perchè il mandato d' uccidere Cornavin non era stato formale ed assolutoma condizionale.
      La crescente civiltà non aveva ancora abolita la turpe usanzaper cui talvolta il principe
      disagiato sempre di moneta sonantepermetteva ai condannati di ricomprarsi per danaro da ogni pena. Quesl' unica
      e per la natura del casodebolissima luce di speranza rimaneva al Fleury
      il quale addì 17 d'ottobre scrisse un' umilissima lettera al ducacolla quale
      confessando la propria iniquità
      implorando grazia e misericordiaofferiva centomila scucii per ottenerla.
      La risposta del duca è monumento d'animo veramente regiodegno d'essere conservato
      e dice così :
      « Voglio che voi sappiate che tutte le ricchezze del mondo non potrebbero bastare a rendervi la libertà


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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