Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      LIBRO QUARTOoccasione d'ammirare ii beli' effetto della simmetrica eleganza che
      convertendo più caseanzi intere isole
      in un solo palazzolo impronta di grandezza e di maestà.
      In fine di questa strada era l'antico muro di cinta della città in cui si praticò una portaonde aver l'accesso
      senza risalire a porta Marmorea
      al perimetro assegnato da Carlo Emmanuele i alle costruzioni della città nuova.
      Nel 1640 la prima fabbrica che s'incontrasseentrando per questo lato nella città nuova
      era la chiesa di San Carlo
      divisa per vasto spazio ancor vacuo dall' antica.
      La reggente Maria Cristina
      già prima de'moti di guerra intestinie mollo più poich'ebbe composto le discordie coi principi suoi cognati
      volse l'animo a metter ad esecuzione il concetto del duca suo maritoordinando la formazione d' una piazza reale su disegno uniforme dell'architetto conte Carlo di Castellamonte. Uno dei primi ad ottenervi concessione di sito
      fu Gian Antonio Turinetli
      il quale erainsieme con suo fratello banchiere di corte
      e fu nel 1641 investito del feudo di Bonavallc. Egli n' ebbe privilegio per patenti del 25 d'ottobre 1658. Ma il conte Giorgio Turinetli
      presidente delle Finanze
      fu quello che nel 1644 edificò il palazzo ora posseduto dal marchese Turinetli di Cambiano
      e che allora comprendeva anche l'attiguo palazzo dei conti


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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