Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      LIBRO TERZOIn una noia di sua mano conservala nell'archivio di corte si vede donde traesse 1' effigie de" suoi gloriosi predecessori. Avea rinvenuto quella d'Amedeo \ (morto nel 1525) in una pittura conservala in una sala del palazzo
      o castello di Pinerolo; quelli d'Umberto in (morto nel 1188) e d'Aimone (morto nel 1345) toglieva dalle statue giacenti sui loro sepolcri nella badia d'Allacomba. Quella d'Edoardo (morto nel 1529) dal libro vecchioed era forse un qualche ufficio od altro codice miniato. Amedeo vi
      il conte Verde (morto nel 1585)
      avea tolto da un dipinto che si vedeva a Lanzo. Amedeo vni (morto nel 1451) avea trovato dipinto a Roma e nel castello di Rivoli. Di Ludovico iserbava l'effigie in un piombo; di Ludovico re di Cipro
      in una stampa. Amedeo ixil Beato
      rinveniva nella santa cappella di Ciamberì
      a Ivreaa Rivoli
      a Pineroloe noi potremmo soggiungere
      nella cappella del Forno di Lemie. Carlo i era dipinto a Lemens; di Filiberto iavea l'effigie stampata; Carlo Giovanni Amedeo trovava ne'dipinti del castello di Rivoli; Filippo il
      in que'di Lemens e nelle monete. Nelle monete e medaglieFiliberto il Bello. Dell' avolo e del padre non mancavan ritraiti; per altri più antichi riferivasi a certi disegni che si vedono in un libro del Pingone
      i quali sono affatto privi d'autenticità. Non debbo tralasciare di notare 1' errore che prese circa a un altro principe de'più illustri della sua casaj ed è d'aver tolto il

Storia di Torino Volume Secondo di Luigi Cibrario Alessandro Fontana 1846 pagine 775

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