Storia di Torino di Luigi Cibrario

Pagina (411/781)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      CAPO SESTO
      40!}
      Nel 1634 serviva al duca Villorio Amedeo i come primo segretario di Stato il commendatore Gian Tommaso Pasero
      di natalidice un contemporaneo
      nè illustrinè plebei
      di professione dottor in legginè ignorante
      nè dottodi temperamento tra bilioso e sanguigno
      che lo rendeva d'ingegno astutospiritoso
      attivofacondo
      con una vena di poesia'
      ma nelle passioni violentovendicativo
      simulato ed ugualmente lusinghiero e maledicoportando sempre il fiele nel cuore ed in bocca il riso.
      II ducail quale amava i ministri quieti e sodi
      non l'aveva in graziama se ne serviva
      perchè avea avuto le chiavi di molti segreti negozii al tempo di Carlo Emmanuele ie perchè aveva uno stile facile
      nervosoimaginoso
      efficacecondito con termini legali appropriati
      sicché la penna del Pasero era detta volgarmente penna d' aquila.
      A maggior grado di considerazione e di favoreche il Pasero
      era salito il presidente Lelio Cauda
      il qualequando la pestilenza del 1630 volse in fuga tutte le podestà della capitale
      che qua e là si disperseroandato colla corte a Cherasco
      sosteneva solo il peso del total reggimentoe senza l'aiuto del Senato e della Camera
      e degli altri regii consigliprovvide con gran senno e gran fede a tutti gli emergenti
      moltiplicandosi secondo il bisognoe mostrandosi prudente
      vigilanteindefesso
      disinteressato. II favore di questo ministro accese l'invidia


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

Pagina (411/781)






Villorio Amedeo Stato Gian Tommaso Pasero Carlo Emmanuele Pasero Pasero Lelio Cauda Cherasco Senato Camera