Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      CAPO SESTO
      40!}
      ģ Detti de'Savii
      gli Statuii di Vercelli
      le Nuove guerre di Francia
      un astrolabioarmi ed arnesi di Turchia
      e due tavolette ((abliers) lavorate d'avorio bianco e nero a personaggi; un libro di scacchi; un gioco di carte ; una carta geografica dell' Italia ; un altro gioco di carte fatto a personaggi; trentanove colovrine d' ottone a manico di legnoed un paniere di pallottoline di piombo per le medesime; una nave d'argento su quattro ruote
      dono del comune di Cliieri
      e divisata dell'armi del principe e del comune; una coppa d'oro data dal commendatore di Sani' Antonio di Ranverso; un reliquiario d' argento in forma di chiesa colle reliquie della vera Croce
      e di San Sebastiano; una croce d'argento doralo appič della quale stavano i quattro Evangelisti. Noterņ infine due armature di testa : ung arnoys de teste appele bav (bahut) guernito d'argentoornato di rose e bottoni e di tortelles
      divisa del signor di Milano
      e due cappucci di cuoio (5).
      Ho voluto notare questi particolariperchč meglio che le descrizioni moderne rendono ragione dello stato d'una casa principesca a quei tempi. Abitarono tempo a tempo quel castello quando venivano a Torino i duchi di Savoia fino a Carlo in inclusi-vamenle.
      Vi stette in agosto del 1474 la duchessa Violante di Francia vedova del beato Amedeo ixvenula da Vercelli a Torino ond'esser presente alla elezione


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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