Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      1.1 lì HO I KII/.Ochiamò Paradiso-
      ohe non so bene a qual lato ri sponda degli odierni palazzi regu.
      La ragione per cui lutti i viceré francesidue soli eccettuali (2)
      pigliiron dimora nell'arcivescovado
      era non solo la sua capacità
      ina eziandio il sito ni cui era postooccupando un angolo importante della città e signoreggiando quasi due porte della niedes>ma
      onde conveniva tenerlo ben fornito d'armaw o distruggerlo: anzi per maggior difesa Francesi costrussero air angolo nord-est un fortissimo bastione chiamato degli angelia ani non si avea l'accesso fuorché dal palazzo. Queste medesime cause indussero Emmanuel Filiberto a sceglierlo nel 1562 per sua dimora
      e trovatoloa malgrado della sua ampiezza
      in condizione misera e rovinosaampliò l'ala chiamala Paradiso
      ove pose i magistrali del Senato e della Camera
      e compralo le case de' canonici al nord del duomov'edificò una galleria e vane stanze
      nelle quali abitò poi egli stessoed m cui potè dare l'ospitalità ad irrigo 111 re di Francia e di Polonia ; mentre ad altri princq e grandi personaggi che avrebbe voluto aver seco ad ospizio
      era costretto di cercare comoda stanza n case private (o).
      La piazza che ora si chiama Reale era occupata lìn presso alla strada de'Paniera
      (che allora per altro non eracome abbiam veduto
      aperta) da due piccoli recinti quadrilunghi che cominciavano a


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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Paradiso- Francesi Emmanuel Filiberto Paradiso Senato Camera Francia Polonia Reale Paniera