Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      l! l'uo t1ìhzomaresciallo Caprara
      e dal marchese di Dronero
      dei signori del sangue.
      11 duomo era pieno di geniema non conteneva che persone invitate. 1 principi di Brandeborgo
      che si trovavano allora a Torino
      videro la solenne cerimonia da una tribuna ebenché non cattolici
      si segnalarono per compostezza e riverenza.
      Due anni prima la sacra Sindone era stata senza i soliti apparatie senza previo avviso (per causa della guerra che desolava il paese) mostrata al popolo dal terrazzo che è sopra alla galleria ora chiamata di Beaumont (8).
      Gli altari e l'avello soprastantein cui è racchiusa la reliquia e la balaustrata che li circonda
      furono fatti sui disegni del celebre ingegnere Antonio Bertola.
      Nel secolo scorso un pittore di nobile famavissuto mollo tempo a Roma
      e poi nominalo primo pittore di Carlo Emmanuele inClaudio Beaumont
      visitò attentamentee con queste parole descrisse la Santa Sindone: « Primieramente il sagro lenzuolo k non si può definire sicuramente di qual materia «sia intessulo; ma comunemente si giudica-bombace. Il contorno tanto della parte posteriore come « di quella d' avanti di tutto il corpo si distingue « benissimo
      ma soprattutto le gambe e la pianta « de'piedi è a meraviglia disegnata. Si osserva nella « parte posteriore vicino all'osso sacro la forma di


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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