Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      102 LIBRO TERZOpresso di se una reliquia di tanto prezzo
      die commissione al canonico Neyton di trasferire la SS. Sindone a Torino
      dove il Santo la venerò 11 bordone a cui s' appoggiava San Carlo nel suo pellegrinàggio si conserva nel castello di Castcllinaldo
      già proprio de'conti Priocca
      ed ora de'marchesi Faussone di Clavesana (2).
      Il Santo Sudario quando fu recalo da Ciamberì venne con solenne processione dal ducadai principi
      dall' arcivescovo e dal clero incontrato e portalo alla cappella ducale in castellodonde fu trasferito nella cattedrale.
      Emmanuele Filiberto
      devoto a questa memoria della passione di Cristo
      avea ordinato nel suo testamento la costruzione d'una chiesaove potesse con degna pompa venerarsi
      ed in cui voleva egli medesimo essere seppellito. Morto questo gran principe nel 1580
      il suo corpo fu provvisoriamente deposto nello scurolo de' padri di San Domenico sotto l'aitar maggiore (5).
      Carlo Emmanuele bersagliato da continue guerresi contentò di fabbricare fin dal 1587 (4) entro al suo palazzo medesimo (il palazzo vecchio) un oratorio rotondo ornato di bei marmi
      in cui allogò il Sudario. Alcuni anni dopo fu portato a San Giovanni e custoditocome abbiam già detto
      nella cappella de'Ss. Stefano e Catterina
      in capo alla nave che apresi dal lato dell'evangelio.


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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