Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      CAPO QUINTO
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      illustre per natali e per valentiala portò dall'Oriente e la depose nella chiesa di Lirey in Sciampagna
      ove fondò un collegio di canonici; che dopo aver patito per cagion della guerra varie vicendeed essere stata trasferita in varii luoghi
      Margarita di Charny
      della stirpe dei Villar Sexel
      la donò verso il 1464 a Ludovico di Savoia
      il quale con sue lettere del 6 di febbraio di quell'annoassegnò come testimonianza di gratitudine al capitolo di Lirey
      già custode della santa reliquiacinquanta franchi d'oro all'anno; che in Savoia il Sudario fu prima per alcun tempo riposto in San Francesco di Gamberi
      poi nella cappella di quel castellochiamala Santa Cappella; e che nel 1534
      arsa la cappellafuso il metallo della cassa in cui era riposta
      quasi intattoe appena con un picciol segno di fuoco rimase quel sagro pegno
      in riguardo al quale Giulio 11 e Leone x aprirono ai devoli che visitano questa reliquia il tesoro delle indulgenze. Clemente vii ne autorizzò l'ufficiatura speciale.
      Ma nell'anno 1578 addì 8 d' ottobre il sanlo cardinale Carlo Borromeo partivasi con un bordone in manoaccompagnato da poco seguito
      a piedi pellegrinando per venir ad onorare questa insigne memoria della passione di Cristo
      e il duca Emmanuele Filiberto di ciò consapevoledesiderando di risparmiargli la parte più disastrosa del viaggio
      e lieto ancora di trovar una giusta cagione per tenere


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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