Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      Il Itlil l ILI! 7.11
      napolitano (1667); questo predicatore tu da Cai lo Km-inaimele 11 invitato al ballo di corte il martedì grasso di quell'anno nel teatro del palazzo vecchioed egli v'andò con alti-' c inque padii
      per godere la vista di quel giocondo spettacolonon ripugnando siffatto intervento alle usanze assai più [.bere di quella età mollo gaia.
      Seguitano i predicato!'; Teatin con Francesco Caracciolo napolitano (1608)
      Filippo Setta.oh palermitano (1609)
      Giuseppe Arngoni veneziano (1070)
      Francesco Belgioioso milanese (1672)
      Francesco Moles napolitano (1673)
      Carlo Danese napolitano (1676)
      Giuseppe Sfondrali cremonese (1677)
      Bernardino Nan. veneziano (1678). Seguitano altri 24 fino al 1760 (28).
      Ho voluto inserire questa notiziaallineilo si veda
      come fra
      celebri predicatori di quest'ordinev'erano uomini appartenenti alle famiglie più illustri d'Italia; e s'attinga una delle cause per cui in tanto credilo erano venuL i regolari nel secolo xvn
      e perchè tale opinione nel secolo seguente sia venuta a poco a poco sviandosi e mancando.
      La ragione per cui i Teatini erano così frequentemente piivilegiatj del pulpito di San Giovanni
      si può desumere dal Biglietto che indirizzava il 6 di settembre 1673 ai religiosi del convento di San Lorenzo la duchessa reggente Maria Giovanna Battista
      Reverendi nostri cai issimi Col presente viglici lo


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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