Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      unno TERZO
      1713; Francesco Arborio (li Gattinara
      morto nel 1743; Colombano Chiaveroli
      morto nel 1831.
      D'un segretario degli arcivescoviJacopo Maurizio Passeroni
      morto nel 1630
      è detto con opportuna locuzioneche insegnò col suo esempio non meno a parlare che a tacere.
      Degni di memoria sono ancora i sepolcri d'un illustre fiorentinoAntonio degli Àdimari
      morto nel 1528; di Cristoforo
      marchese di Ceva morto nel 1516 di Claudio Guichard isloriografo e consiglier ducale autore di varie opere morto nel 1G07 : questi ha sul suo sepolcro quel distico famoso ripetuto su varii altri e pieno d'inestimabil sapienza.
      Soli fide Dco
      vitae quod sufficit opta;
      Sit tibi cara saluscaetera crede nihil.
      I due piastroni laterali all'aitar maggiore serbano memoria dell'arciprete Guglielmo Bardino
      stato assai tempo vicario generale di monsignor Gianfran-cesco Della Rovere
      morto nel 1518
      e dell'arcidiacono Andrea Provana
      morto nel 1513. Nel pilastro che sta di fronte a quest'ultimoun marmo ricorda la ricostruzione
      e la consecrazione del duomo (19)
      e l'erezione della cattedra torinese a dignità arcivescovile nel 1515.
      Due canonici del duomozio e nipote
      chiamati


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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Francesco Arborio Gattinara Colombano Chiaveroli Maurizio Passeroni Cristoforo Ceva Claudio Guichard Dco Guglielmo Bardino Gianfran-cesco Della Rovere Andrea Provana