Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      CAPO QUARTO
      3Gr»
      bollo e pił antico tempionon appare finora per prova diretta
      e dissentono in questo punto fra loro due illustri archeologi ed architettidella cui amicizia singolarmente mi onoro. Chiaro parve al professore Carlo Promis che sia opera del celebre Baccio Pontelli
      fiorentinoarchitetto di Sisto iv
      traendone indizio dall'essersi adottata nel contratto con Meo del Caprino la misura della canna romanadalla probabilitą che il cardinale di San Clemente
      il quale stava a Roma ed era in gran favore di Sisto iv suo omonimosi sia servito dell'architetto del papa
      e dal vedersi la facciatala cupola
      i fianchile sagome
      le proporzioni alfatto somiglianti a quelle usate da Baccio Pontelli nelle chiese da lui condotte in Roma
      e nelle provincie conterminele quali hanno tutte quei pregi di timida purezza e di grazia schiva e dilicata
      che s' ammirano nella nostra cattedralee che vi ammiravano gli scrittori del cinquecento
      i quali aveano pił di noi il sentimento del vero bellodicendo fra gli altri il Morula con lode certamente esagerata
      ma che pur raffrenala entro giusti termini prova ancor molto : tempio ornatur Sancii Joannis Baplistae adeo ex simelria (sic) Christiana deduclo ut unum vix et alterum simile in tota Italia reperies (6).
      Il cav. Luigi Canina in una operacome tutte le altre sue
      dotta ed elegantesull'architettura de' templi cristiani
      combatte questa opinionea me per
      Voi II Ifi


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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