Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      CAPO SECONDO 521)
      Sant'Agostino
      fu poi consecrata dall'arcivescovo Giulio Cesare Bergera il 22 novembre 1643 (9).
      Circa vent'anni dopo il conte Gregorio Gioannini Bruco fece alla chiesa diversi abbellimentied avea divisato di coslrurre l'aliar maggiore di marmo; se non che
      a richiesta del primo presidente della R. Camera Gian Giacomo Truchi
      si contentò di cedere a lui quest'onore (10). Nel 1758 le illustri famiglie Maillard de Tournon
      Ripa e Gromo che ne aveano il patronato lo ripulirono e adornarono di nuovo
     
      Entrando in chiesala seconda cappella a mano sinistra ha un quadro dipinto sullo stile d' Alberto Duro col Signor morto
      la Vergine
      S. Giovanni e la Maddalena che lo piangono. La statua di legno di Maria Vergine della Cintura
      nel terzo altare a destra
      è d'Ignazio Perucca
      Torinese.
      All'aitar maggiore si venera una miracolosa ima-gine di Maria
      trovala nel 1716 nello atterrarsi un muro per la fabbrica del convento. Fu rinvenuta il 3 dicembre di quell'anno nella casa che stava di fronte alla chiesa di Sta Chiara dentro la canna di un cammino in cui si facea continuo fuocosotto all'intonaco; onde parve miracolosa la sua conservazione. Il popolo cominciò a trarvi in gran calca
      sicché fu necessario porvi le guardie finché fu tagliata dal muroe portata in convento. Fu esposta in chiesa colle debile facoltà il 26 novembre 1717


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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