Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      CAPO SECONDO
      521)
      Sani'Antonino
      che fu unita nel 1418 a quella di San Giacomo. Gli Agostiniani scalzi pigliarono possesso di questa chiesa intorno al 1550.
      Questi religiosi erano stati introdotti in Torino nel 1446
      nel qual anno la città rappresentava a Felice vche essendo essa stata decorata da Sua Santità quand' era ne' gradi minori d'uno studio generale e d'un consiglio di giustizia
      più non mancavaa compiuto vantaggio della medesima
      che un qualche ordine dato alla santità ed alla divozionefornito di prudenza e di sapienza che insegnasse colla parola e colf esempio le cose di Dio; il che apparendo potersi ottenere nelV ordine degli eremiti del glorioso Sant'Agostino
      e coli'opera del venerabile frate Giovanni Marchisio
      predicatore dello stesso ordine che avea fatto mirabili frutti in questa città
      aveano pensalo a trovar un luogo adaltato onde porvi quei fralie pareva alla città opportuna la chiesa ed il monastero di San Solutore minore che trovavasi in istalo rovinoso
      e però supplicavano il papa a deputar un commissario colle debite facoltà
      per assegnar quella casa all'ordine Agostiniano (5).
      Vennero gli Agostiniani
      ma in vece di San Solutore ottennero la chiesa e la casa di San Cristoforo degli Umiliati
      nel borgo di San Donato a Porla Susina
      dove già erano stabiliti in giugno di quell'anno medesimo (6).


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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