Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      LIBRI» T'c'RZONella chiesa ili Sant'Andrea e nella cappella della Consolata si scostò egli per altro dall'ordinaria sua maniera
      e questi due nobili edifizi sono certamente una delle sue meno affaticale e più semplici composizioni.
      Di forma ovalealta
      grandiosa è la chiesa di Sant'Andrea
      aperta all'intorno per otto grandi ardii. Quello che sta a levante contiene l'aliar maggioredietro e sopra il quale in alto è il coro de'monaci. Di faccia all'aitar maggiore è la porla d'ingresso a ponente
      ornata di stipiti di granilo dalla pietà di S. E. Reverendissima monsignor Luigi Fransoni
      nostro arcivescovo (15\ A mezzodì
      dal qual lato propriamente è la facciata del Santuario
      s'apre un'altra porta d'ingresso; e di fronle alla medesima il quarto di essi grandi archi lascia vedere la cappella della Consolala
      a cui si sale per alcuni gradinie che una elegante cancellata di ferro
      dono del marchese Tancredi Fal-letti di Barolo
      di pia memoriadivide dalla chiesa.
      I quattro archi restanti contengono altrettante cappellele quali s'intitolano di S. Bernardo
      di S. Valerico (di patronato della città)
      di Sant'Anna e del Crocifisso (un tempo patronato dei Morozzo che vi aveano i loro sepolcri).
      Fra un arco e l'altro s'alzano pilastri binati d'ordine corintio. Le dorature tanto d'essa chiesa che della cappella vennero tutte rinnovale nel 1856 per cura degli Oblali di Maria Vergine
      nella quale


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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