Storia di Torino di Luigi Cibrario

Pagina (278/781)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      282
      LllSUO slicondonon v'ha nulla da osservare dopo il collegio del Carmine
      di cui abbiam parlatofuorché il palazzo del conte Peyretti nstaurato sui disegni dell'architetto Corra dove sono affreschi d- Giovanni Perego. Apparteneva un tempo al gran cancelliere conte Carlo Ludovico Caissotti
      morto m aprile del 1778.
      Ma tanto pm ricca dì memorie è la spaz.osa via della Consolata. Senza parlare de'palazz1 Paesana e e Cigala
      già mentovatiaccenneremo che nella casa delle Orfane
      posta di fronte a quest'ulbmo abitava nel 1741 il famoso min stro conte Bogino. Intorno alla mezzanottecominciando :ì giorno 29 giugno
      le fiamme ne invasero l'appartamentobieche a gran pena potè salvar le scritture. Tutto il rimanente
      insieme colla casa del primo piano sino al tettofu preda del fuoco. Una scopa dimenticata dalla fantesca del Bogino presso al focolare della cucina fu causa di tanto male (2).
      Procedendo per questa via verso settentnonesi incontra il monastero di Sta Chiara chiamato anticamente delle Sevafo che già fioriva prima della metà del secolo xiu presso le mura. Nel loia ne fu benedetta badessa suor Bianca dc'marches di Cova; non ò noto n qual anno ne avvenisse la fondazione; ma che ciò seguisse vivendo ancor Sta Chiara lo li-mostrava un atto originalo dell'umili i di luglio 1244 conservato nell'archivio del monastero
      col quale la città di Tonno concedeva alle monache un acquedotto


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

Pagina (278/781)






Carmine Peyretti Corra Perego Carlo Ludovico Caissotti Consolata Paesana Cigala Orfane Bogino Bogino Sta Chiara Sevafo Bianca Cova Sta Chiara Tonno Giovanni Tonno