Storia di Torino di Luigi Cibrario

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      CAPO SETTIMO
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      inulti servo. Salute ed affetto di sincera dilezione.
      Essendosi per diligenza vostra procurato che nella città di Torino si abiti un convento del nostro ordinee la novella piantagione essendo priva del conforto dei libri e dovendo con pietosi ed opportuni sussidii alleggerirsele il peso della povertà
      col tenore delle presenti vi concedo facoltà di disporre de'vo-stri libri in. favor di detto conventocome alla discre-zion vostra parrà conveniente. State sano e pregate per me. Baio a Milano V anno del Signore 1266 cC 16 d'aprile.
      11 padre Giovanni da Torino avuta questa licenza si die a procacciar libri e ne adunò tanti che somma- _ vano a più centinaiae formavano a que' tempi
      avuto riguardo anche al loro valor venaleun vero tesoro; e con istrumento del 17 giugno 1277 ne fe' donazione alla casa di Torino (1\
      Fra le opere donate v'erano anche i sermoni del donatorepoiché pochi o nissuno di que'frati falliva allora al proprio nome. Tutti predicavano e molti con tanta forza da dover alzar pergamo
      non in chiesa nè in piazzama in campo aperto
      dinanzi a più migliaia d'uditori.
      La chiesa di Torino fu rifatta nel secolo xiv nel sito che prima occuparono le case della famiglia del Fo (de Pado)..
      La chiesa aveasecondo le memorie del convento
     
      m. ii 33


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Storia di Torino
Volume Secondo
di Luigi Cibrario
Alessandro Fontana
1846 pagine 775

   

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